I “rivolti” degli accordi

Capita molto spesso di utilizzare gli accordi in posizioni diverse da quella di base, in cui alla sinistra estrema dell’accordo trovi la nota che gli da il nome.

ad esempio suoni un DO Maggiore, formato da DO – MI – SOL.

Questa è la posizione classica di esecuzione dell’accordo di  DO Maggiore:

DO – MI – SOL     suonato con le dita     1 (DO) – 3 (MI) – 5 (SOL)

Lo stesso accordo possiamo suonarlo in altre due posizioni diverse, chiamate Rivolti e cioè

1° Rivolto

MI – SOL – DO    suonato con le dita     1 (MI) – 3 (SOL) – 5 (DO)

e

2° Rivolto

SOL – DO – MI    suonato con le dita     1 (SOL) – 3 (DO) – 5 (MI)

                                                                          

A cosa servono i Rivolti?

Principalmente a due scopi:

(1) rendere più agevole il cambio di accordi durante l’esecuzione

(2) suonare gli stessi accordi con sonorità differenti

Vediamoli insieme

(1) rendere più agevole il cambio di accordi durante l’esecuzione

stai suonando un DO Maggiore così, accordo di base

tastiera pianoforte foto-accordo di DO MAGGIORE 1° inversione

e devi effettuare uno dei più probabili passaggi,

quello verso il FA Maggiore cioè questo

tastiera pianoforte foto-accordo di FA MAGGIORE 1° inversione

il passaggio dal DO al FA sarà abbastanza lungo come movimento di mano, no?

E’ arrivato il momento di utilizzare il rivolto dell’accordo di DO Maggiore, al fine di facilitare e velocizzare il passaggio fra questi due comunissimi accordi.

Quindi suonerai il DO Maggiore non più così

tastiera pianoforte foto-accordo di DO MAGGIORE 1° inversione

ma così

 tastiera pianoforte foto-accordo di DO MAGGIORE 2° inversione

ed il passaggio al FA Maggiore, cioè questo

tastiera pianoforte foto-accordo di FA MAGGIORE 1° inversione

sarà MOLTO più rapido.

E’ chiara la grande utilità dei rivolti? Man mano che studi il pezzo che vuoi suonare, trovi tutti gli accordi di cui è composto ed ottimizzi gli spostamenti delle mani utilizzando le inversioni degli accordi. Il tutto a vantaggio di una più veloce e sicura esecuzione.

Nel corso PianoforteaOrecchio tratto molto più approfonditamente l’argomento e ti mostro i rivolti più utilizzati, i “trucchi del mestiere”.

Veniamo ora al secondo vantaggio dei rivolti:

(2) suonare gli stessi accordi con sonorità differenti

Anche questo è un concetto poco teorico perché  è legato direttamente alla sensazione che provoca al tuo orecchio, il suono dello stesso accordo suonato in maniera diversa. E’ una valutazione puramente personale.

Posso solo dirti di provare a suonare la triade di DO Maggiore nei suoi due rivolti (quelle che ho elencato ad inizio articolo) e scoprire la diversità del suono. Fai poi la stessa prova per ogni accordo che suoni, scoprirai nuove strade sonore, si amplieranno i tuoi orizzonti melodici. E’ uno scoprire continuo.

Ci sono anche altri vantaggi nel conoscere tutti i Rivolti, perché gli accordi non sono formati solo e sempre da tre note. Pensa solo al fatto che abbiamo dieci dita da “spendere” sulla tastiera e quindi comporre innumerevoli combinazioni di accordi chiamati “alterati“, per i quali i rivolti diventano molti di più, e quindi aumenta ancora il divertimento !

Un caro saluto a te

Domenico D’Erasmo

Fammi vedere che sei vivo!
Dimmi cosa ne pensi e apriamo il discorso anche con gli amici di facebook.

 

3 commenti a “I “rivolti” degli accordi

  1. Pingback: Come imparare una canzone rapidamente

  2. Buongiorno Domenico, chiedo come impostare gli accordi di un qualsiasi brano senza la parte in chiave di basso ma semplicemente con gli accordi scritti sotto la melodia, in pratica…con quale rivolto devo impostare il brano?
    Come faccio a capire qual’è il rivolto giusto per non trovarmi poi in difficoltà durante l’esecuzione?
    La prima nota della melodia può essere fi riferimento per la giusta impostazione della posizione dell’accordo di inizio-brano?
    Grazie!

    • Ciao Mauro, di base non esiste una regola che stabilisce cosa è giusto e cosa no,in musica.
      Partendo da questo presupposto si può cercare la soluzione che suona meglio al nostro orecchio, partendo da piccoli accorgimenti.
      Ad esempio se devo suonare solo accordi, posso suonare il basso (la tonica) raddoppiato di una ottava, con la mano sinistra, utilizzando pollice e mignolo. In questo caso l’accordo che suoneró con la mano destra sarà più funzionale se eseguito con il suo primo rivolto, omettendo la tonica alla parte bassa, perché c’è già la sinistra a fornire quel suono e quindi è inutile rafforzarlo.
      Esempio pratico:
      Accordo di Do Maggiore
      Mano sinistra suona Do1 col mignolo e Do2 col pollice.
      Mano destra suona Mi3 – Sol3 – Do4.

      Questa è una proposta, il tuo orecchio saprà valutare se ti piace così oppure bisogna cercare altre sonorità.
      La scelta dei rivolti è un mix di gusto e praticità.
      Spesso nelle lezioni dal vivo passiamo molto tempo su questo argomento perché è estremamente interessante e subito applicabile alla pratica.
      Spero di esserti stato di aiuto.
      Un caro saluto.

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