Accordi “arricchiti”, per un suono V.I.P. !
Quando suoni un accordo, maggiore o minore che sia, la cosa più semplice da fare è arricchirlo con una nona ( scritto 9 ).
Ti faccio un esempio:
numeriamo le note, come ormai siamo abituati a fare nel corso PianoforteaOrecchio:
immaginiamo di continuare a contare senza fermarci, cosa troveremo?
Quale nota sarà la nona?
Proprio il Re, che in pratica è anche la seconda nota della scala che abbiamo preso ad esempio.
E’ chiaro il concetto?
Quando si aggiunge una o più note al classico accordo composto da tre note, ad esempio qui abbiamo il DO MAGGIORE composto dalle note Do – Mi – Sol,
bisogna aggiungere un Re e possiamo scegliere in quale posizione
Questa qui sopra è la più utilizzata, e anche quella più comoda, ma si può suonare anche così
Il concetto è che alle tre note di base dell’accordo, AGGIUNGIAMO una nota, arricchendo la sonorità dello stesso.
Si può anche aggiungere note senza uscire dalle tre di base, ad esempio raddoppiando il terzo grado dell’accordo.
Nel caso del Do maggiore raddoppieremo, suonandolo un’ottava più alta (o più bassa), il Mi, componendo così questo accordo
Compreso il discorso con i numeri, è facile intuire quante possibilità ci sono, usando non solo la 9°, ma anche la 6°, la 7°, la 11° e la 13° che sono gli arricchimenti più comuni.
Nel corso PianoforteaOrecchio approfondiremo l’uso di questi accordi arricchiti. Buona sperimentazione !
Un caro saluto a te.
Domenico D’Erasmo
Fammi vedere che sei vivo!
Dimmi cosa ne pensi e apriamo il discorso anche con gli amici di facebook.